Culto dell'acqua

È la sua poliedricità a rendere l'acqua un rimedio universale. Agisce dall'interno e dall'esterno, allo stato liquido, solido (ghiaccio) e aeriforme (vapore). Forse è per questo che in seno a tutte le culture del mondo si sono sviluppati rituali curativi basati sull'acqua. Le capanne sudatorie delle tribù indiane, gli hammam di tradizione araba o i percorsi Kneipp diffusi in Europa ne sono un esempio.

In molte religioni del mondo, l'acqua è sacra. È spesso simbolo di comunione e vita, come nel caso del battesimo, e libera dal peccato attraverso abluzioni e bagni rituali.

Civiltà diverse hanno attribuito a laghi, fiumi (Nilo, Gange, ecc.) e sorgenti poteri sovrumani. La storia delle religioni ci parla dell'adorazione di divinità e demoni delle acque, naiadi e dei del mare. Si pensi all'esempio più famoso in terra europea: il dio del mare noto tra i Greci come Posidone e identificato con Nettuno dai Romani.  

L'acqua è una calamita naturale per tutti noi. Quando andiamo in vacanza, durante il fine settimana, nelle calde serate d'estate, in tanti cerchiamo la prossimità dell'acqua. Vi troviamo una fonte di refrigerio e di divertimento, soprattutto chi tra noi ama il nuoto, le immersioni, la vela e la canoa. E per tanti è l'espressione più diretta del contatto con la natura.

L'acqua non passa mai di moda e influisce positivamente sullo spirito e la mente dell'essere umano.